Jeff Tweedy e Twilight Override: viaggio controcorrente

Con ‘Twilight Override’, il nuovo ambizioso album triplo di Jeff Tweedy, il leader dei Wilco, emerge un concetto chiave: il tempo. In un’epoca in cui il consumo musicale è sempre più veloce e superficiale, Tweedy offre un’opera che invita a riflettere e ad ascoltare. Come ha dichiarato al New York Times, creare un album triplo nel 2025 è un atto di ribellione, un modo per ricompensare l’ascoltatore con profondità.

Il disco nasce da un viaggio in macchina con i figli, mentre si ascoltava ‘Sandinista!’ dei Clash, ispirandosi a una versione americana del genere. L’idea di un videoclip di due ore, in cui Tweedy ascolta il disco durante un viaggio, evidenzia l’intento di rompere le regole tradizionali.

Libertà creativa e narrazione intensa

Le canzoni di ‘Twilight Override’ si distinguono per una coerenza interna, nonostante l’album dei Clash fosse più sperimentale. Tweedy, con la sua libertà da solista, esplora nuove sonorità e arrangiamenti, come in ‘How It Ends’, dove una ballata tradizionale si trasforma in un assolo di chitarra dissonante. La produzione è minimale e pulita, evitando il banale.

Dal punto di vista lirico, l’album è tra i più intensi della sua carriera, con brani come ‘Parking Lot’ che sfumano il confine tra autobiografia e finzione. ‘Lou Reed Was My Babysitter’ rende omaggio a un’icona del rock, mentre ‘Feel Free’ si presenta come un mantra di libertà creativa. ‘Twilight Override’ chiede attenzione e restituisce emozioni, un segno di un artista che si sente finalmente libero.